Il 10 dicembre: una giornata per i sahrawi |
Sabato 10 Dicembre 2011 15:08 |
Il 9 dicembre 2011 l'Asseblea Generale dell'ONU ha approvato una risuluzione sulla questione del Sahara Occidentale. Si puo' leggere il testo in inglese: http://www.un.org/News/Press/docs//2011/ga11191.doc.htm
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Il 10 dicembre è la giornata internazionale dei diritti umani, in occasione
dell’adozione nel 1948 della “Dichiarazione universale dei diritti umani” da
parte dell’Assemblea generale dell’Onu. Questa giornata non deve restare solo
un ricordo ma deve essere un invito all’azione.
Vogliamo ricordare i diritti violati di un popolo troppo spesso dimenticato: i
sahrawi. Si è appena concluso, dopo 38 giorni, nella prigione marocchina di
Salé uno sciopero della fame di 21 dei 23 detenuti sahrawi, arrestati a seguito
del loro coinvolgimento nella costruzione del “Campo della dignità” nell’
ottobre-novembre 2010 a Gdeim Izik, nei pressi di El Aiun, la capitale del
Sahara Occidentale occupato dal Marocco. Si è trattato della prima espressione
della “primavera araba”, dove i cittadini sahrawi hanno creato uno spazio di
libertà per affermare il diritto ad avere un futuro. L’esperienza è stata
soffocata brutalmente dall’intervento dell’esercito marocchino.
I detenuti sahrawi di Salé chiedono di essere liberati o un giusto processo.
Ma in totale sono oltre ottanta i prigionieri politici detenuti nelle carceri
marocchine. Dobbiamo chiedere la loro immediata liberazione e far sentire loro
il nostro sostegno e la nostra solidarietà (visitate il blog dell’ANSPS: http:
//blog.libero.it/sahrawiliberi/ ). Dobbiamo esigere la fine delle continue
violazioni dei diritti umani dei sahrawi che vivono sotto occupazione
marocchina. E’ una situazione che dura da troppo tempo, e nei Territori
occupati malgrado la nuova Costituzione in Marocco, che pure afferma il
principio dei diritti umani, e le recenti elezioni, non è cambiato nulla.
All’origine di tutto ciò è la violazione di un diritto fondamentale, quello
all’autodeterminazione, non a caso affermato dal comune art. 1 dei due Patti
internazionali del 1966 che hanno affermato da una parte i diritti civili e
politici, e dall’altra i diritti economici, sociali e culturali. Il popolo
sahrawi è in attesa da troppo tempo, da quando nel 1975, proprio di questi
giorni, la sua libertà venne soffocata sotto i bombardamenti dell’aviazione
marocchina. Il sogno di libertà e dignità non è però svanito, come dimostra la
resistenza quotidiana all’occupazione straniera. Non dimentichiamola,
resistiamo anche noi all’indifferenza.
ANSPS
Associazione Nazionale di Solidarietà con il Popolo Sahrawi
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