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Novità Saharawi
Gruppo dissidente di Al Qaeda dietro il rapimento di Rossella Urru
Sabato 10 Dicembre 2011 18:37

La rivendicazione del sequestro in Algeria della cooperante italiana e di due colleghi spagnoli recapitata all'agenzia Afp a Bamako. Ieri Al Qaeda nel Maghreb Islamico aveva negato ogni coinvolgimento. Appello per la liberazione dei volontari sardi diffuso in cinque lingue

Articolo di repubblica.it

http://www.repubblica.it/solidarieta/2011/12/10/news/appello_dei_volontari_sardi_per_la_liberazione_di_rossella_urru-26381947/

 
Il 10 dicembre: una giornata per i sahrawi
Sabato 10 Dicembre 2011 15:08
Il 9 dicembre 2011 l'Asseblea Generale dell'ONU ha approvato una risuluzione sulla questione del Sahara Occidentale.
Si puo' leggere il testo in inglese:
http://www.un.org/News/Press/docs//2011/ga11191.doc.htm

________________________________________________________________________

Il 10 dicembre è la giornata internazionale dei diritti umani, in occasione dell’adozione nel 1948 della “Dichiarazione universale dei diritti umani” da parte dell’Assemblea generale dell’Onu. Questa giornata non deve restare solo un ricordo ma deve essere un invito all’azione. Vogliamo ricordare i diritti violati di un popolo troppo spesso dimenticato: i sahrawi. Si è appena concluso, dopo 38 giorni, nella prigione marocchina di Salé uno sciopero della fame di 21 dei 23 detenuti sahrawi, arrestati a seguito del loro coinvolgimento nella costruzione del “Campo della dignità” nell’ ottobre-novembre 2010 a Gdeim Izik, nei pressi di El Aiun, la capitale del Sahara Occidentale occupato dal Marocco. Si è trattato della prima espressione della “primavera araba”, dove i cittadini sahrawi hanno creato uno spazio di libertà per affermare il diritto ad avere un futuro. L’esperienza è stata soffocata brutalmente dall’intervento dell’esercito marocchino. I detenuti sahrawi di Salé chiedono di essere liberati o un giusto processo. Ma in totale sono oltre ottanta i prigionieri politici detenuti nelle carceri marocchine. Dobbiamo chiedere la loro immediata liberazione e far sentire loro il nostro sostegno e la nostra solidarietà (visitate il blog dell’ANSPS: http: //blog.libero.it/sahrawiliberi/ ). Dobbiamo esigere la fine delle continue violazioni dei diritti umani dei sahrawi che vivono sotto occupazione marocchina. E’ una situazione che dura da troppo tempo, e nei Territori occupati malgrado la nuova Costituzione in Marocco, che pure afferma il principio dei diritti umani, e le recenti elezioni, non è cambiato nulla. All’origine di tutto ciò è la violazione di un diritto fondamentale, quello all’autodeterminazione, non a caso affermato dal comune art. 1 dei due Patti internazionali del 1966 che hanno affermato da una parte i diritti civili e politici, e dall’altra i diritti economici, sociali e culturali. Il popolo sahrawi è in attesa da troppo tempo, da quando nel 1975, proprio di questi giorni, la sua libertà venne soffocata sotto i bombardamenti dell’aviazione marocchina. Il sogno di libertà e dignità non è però svanito, come dimostra la resistenza quotidiana all’occupazione straniera. Non dimentichiamola, resistiamo anche noi all’indifferenza. ANSPS Associazione Nazionale di Solidarietà con il Popolo Sahrawi
 
Notizie dal Sahara Press Service
Venerdì 04 Novembre 2011 11:40

Coordinamento toscano a sostegno Repubblica saharawi

RASD-TERRORISMO-INFORMAZIONE

Non c'è presenza di AQIM nei campi profughi Saharawi.

Bir Lehlu (zone liberate) 31-10-2011. (SPS). Fonti di governo hanno negato categoricamente le informazioni
divulgate  da Agence France Presse (AFP), sull'esistenza di un ramo presunto terrorista di AQIM, nei campi
profughi. In un dispaccio pubblicato da Bamako, l'agenzia, ha affermato che i terroristi sono stati
supportati, con armi e guide, durante il rapimento di operatori umanitari europei, effettuato nella
notte del 22 ottobre.

"Non c'è presenza di AQIM nei campi profughi Saharawi e i terroristi che hanno effettuato l'attacco, sparato
contro operatori umanitari e i custodi del centro, ferendo un ostaggio e una delle guardie. Contrariamente
alle menzogne ​​e manipolazioni dimesso dalla carica di AFP, i terroristi hanno usato anche armi, sferrando
raffiche per coprire la loro fuga" afferma una fonte del governo Saharawi.

"Il governo del Fronte Polisario e la RASD, negano categoricamente queste versioni, infondate e
politicamente interessati, fatte dall'ufficio AFP a Bamako sul rapimento degli operatori umanitari europei
e i dettagli dell'atto terroristico commesso il 22 ottobre nei campi profughi " ha detto la fonte.

"Dal suo ufficio a Bamako, la AFP, ha continuato a diffondere informazioni false e manipolato le versioni,
utilizzando sempre la figura di anonimato, al fine di screditare il Fronte Polisario e di fare collegamenti
tra lotta di liberazione Saharawi, il terrorismo e la criminalità organizzata " ha detto la fonte.

Certa in questo senso, la fonte Saharawi, ha indicato che "l'ufficio AFP a Bamako, che aveva pubblicato
decine di false info negli ultimi quattro anni, questa volta ha dovuto assegnare a un mediatore
altrettanto anonimo; l'AQIM avrebbe avuto complici, soci e sostenitori nei campi, che hanno offerto armi
e riferimenti ai rapitori degli ostaggi, due uomini armati in uniforme del Fronte Polisario, e veicoli
per portare gli ostaggi ".

Il gruppo terroristico è arrivato "ben armato" e tornare al luogo da cui "indica il governo saharawi,
affermando che" la posizione della residenza di aiuti esteri è noto a tutti perché è la stessa dal 1976."

Infine, il governo del Sahara occidentale e il Fronte Polisario, "fortemente condannano la deliberata
manipolazione, la diffusione di  menzogne ​​e di accuse gravi per raggiungere obiettivi politici indegni"
(SPS)

 
Interrogazione Parlamentare per i cooperanti sequestrati
Giovedì 03 Novembre 2011 17:46

Interrogazione parlamentare dell'On. Motta ed altri.

 

 
Sequesto Urru: una settimana
Lunedì 31 Ottobre 2011 14:49

Alle Associazioni solidali con il popolo sahrawi

E’ già una settimana che Rossella Urru e i cooperanti spagnoli Ainoa Fernadez de Rincón e Enric Gonyalons sono stati a rapiti a Rabuni, nei campi profughi sahrawi in Algeria. La nostra speranza di riabbracciarli al più presto rimane intatta, ma non nascondiamo la nostra pena per l’insopportabile atto di terrorismo di cui sono vittime.

Le autorità sahrawi hanno prontamente reagito, hanno subito inseguito il gruppo dei rapitori e ora collaborano con le autorità dei paesi della regione per trovarli e rimettere in libertà i sequestrati. La RASD ha infatti ratificato la Convenzione dell’Unione Africana sulla lotta contro il terrorismo. Le autorità italiane e spagnole seguono la vicenda e mantengono i contatti con i sahrawi. I consoli d’Italia e Spagna si sono prontamente recati a Rabuni. I rappresentanti del CISP, l’Ong per la quale lavora Rossella, sono in questi giorni nei campi profughi. Il presidente dell’ANSPS è in Algeria per una serie di contatti.

L’identità dei rapitori non è ancora stabilita con sufficiente certezza in mancanza di una rivendicazione ufficiale. In questo inevitabile vuoto di informazioni attendibili, hanno cominciato a circolare le ipotesi più fantasiose circa l’implicazione del Fronte Polisario stesso. L’atto di terrorismo è in realtà la smentita più clamorosa delle “bufale” che il Marocco – a corto di argomenti - fabbrica da lungo tempo contro la lotta del popolo sahrawi.

Questo atto di terrorismo è rivolto non solo contro i cooperanti stranieri che lavorano accanto ai sahrawi, ma soprattutto contro il popolo sahrawi. Per questo l’ANSPS reitera la condanna dei terroristi e del rapimento, la richiesta della liberazione immediata dei tre operatori umanitari e il dovere di mantenere i nostri impegni nei confronti dei sahrawi che vivono nei campi profughi in Algeria.

Numerosi cooperanti stranieri continuano la loro opera tra i rifugiati e nuove delegazioni stanno giungendo in questi giorni nei campi profughi sahrawi. Il calendario degli arrivi è stato solo riprogrammato tenendo conto delle nuove misure di sicurezza adottate. Un’unità per la sicurezza dei cooperanti e della solidarietà internazionale è stata creata alle dipendenza del Protocollo nazionale della RASD.

Non è davvero il momento di mollare, anche perché i sahrawi si apprestano ad un’iniziativa importante, di cui vi daremo notizia. Meritano visibilità e non l’ennesima emarginazione a cui li condanna la dispersione delle nostre solidarietà.

Rossella era nei campi profughi per solidarietà, e a noi piace starle vicino continuando ad essere accanto al popolo sahrawi.

Un’amica la ricorda così: Se ci perdiamo

di Sabrina Giarratana

Io non lo so quanto tempo è passato

Forse una vita, ma sembra ieri

Perla perduta, ti ho ritrovato

Mentre ti abbraccio ricordo com'eri

Siamo metà che ritornano uno

Libri segreti detti a nessuno

Pagine e pagine dense di vita

Parole scritte tra i gesti e le dita

Se ci perdiamo, già lo sappiamo

Poi ci troviamo.

 

ANSPS Associazione Nazionale di Solidarietà con il Popolo Sahrawi

 
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